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Ora difficile

 Fin da quello iniziale – e ancora prima di sviluppare il tema che informa e caratterizza Ora difficile (1905) – ogni capoverso ne segna e scandisce, come l’indicazione del tempo musicale sul pentagramma, la cadenza narrativa. […] Uno “spartito letterario” in cui l’essenziale, perciò indispensabile, corrispondenza fra ciò che si vede [«Si alzò... malferma»] e quello che si sente o si patisce [«in atto... chino»] è immediata: come fra l’uso e l’effetto di uno strumento musicale.
 
[…] Una concordanza che subito pare dilatarsi e riunire insieme il malessere fisico e il disagio interiore individuali [«Era... dolorosa»] con l’avversità del clima atmosferico e la morbosità epidemica del tempo presente narrato [«sì, certo,... nell'anima»].  Accordi peraltro non insoliti nell'opera di Thomas Mann se si pensa ad esempio a La morte a Venezia (1912) e a La montagna incantata (1924). E forse anche per questo in Ora difficile […] se da un lato il brutto tempo costringe il protagonista a chiudersi in casa restando a stretto contatto con i suoi pensieri, dall’altro una simile opportunità non sembra favorire l’attività della sua mente i cui sforzi e i cui tormenti sono evocati tanto dall’aspetto della stanza esagonale, spoglia,austera e scomoda»] quanto da ciò che la caratterizza e la occupa aleggiando [«col soffitto ... tabacco»].
 
Un’atmosfera ammorbata e un ambiente claustrale che hanno il compito di accompagnare il lettore […] alla rivelazione della condanna del protagonista: l’esecuzione del suo scritto. Una pena i cui effetti sono immediati visto che il protagonista se ne allontana subito per meglio difendersi dai suoi tormenti […] Una strategia del distacco la quale gli consente qualche attimo di tregua, un po’ di respiro al fine di ritrovare forze fresche e nuovi entusiasmi per continuare il lavoro a volte... maniera esaltante»].
 
[…] Tuttavia ogni fuoco che pare aver perso ogni tipo di risorsa combustibile – sembra avvertire lo scrittore protagonista avvisando il lettore interessato – è destinato a scemare a poco a poco Adesso... d'impotenza»]. Fino a estinguersi nel momento più impensato Stanco... figli»] e perciò non meno gravido di effetti devastanti proprio ora... restava»], prontamente manifesti nel suo vistoso soccombere a sé stesso [«Diede un gemito... fissò il pavimento»]. Un indubbio, completo cedimento […] alle cui ritorsioni ora... vendette!»] si trova adesso all’improvviso impreparato e, nondimeno, deve forse rassegnarsi. Invece egli non si cura di simili rivalse […] ma insisterà nella sfida con la medesima mancanza di cautela e l’irresistibile impazienza di sempre Era vissuto... in fretta»].
 
[…] Un inesauribile cimento creativo capace ogni volta di fargli tremare i polsi e di svuotarlo di tutte le smaniose energie appena e strenuamente radunate a sé E di nuovo... orfiche profondità»]. E ciò non per vanità di riconoscimenti sterili bensì per l’irrinunciabile esigenza di generare tramite la poesia della scrittura relazioni umane davvero autentiche e realmente libere [«Parole, concetti... per molti»].   
 
[…] Ma il lacerante, doloroso e finanche disumano sacrificio della propria felicità Forse... schiavitù»]ha l’effetto di scuotere il protagonista Le sue labbra... le palme...»] e di spingerlo addirittura verso l’origine della sua felicità apparentemente sacrificata Era nella stanza attigua... Amata!»]. Oggetto e vittima, la moglie addormentata, dei suoi limiti e delle sue costrizioni irrinunciabili a cui egli affida una bella, breve e lucida “preghiera d’amore” che se il sonno impedisce alla donna di ascoltare non proibisce a lui di donare a lei Dio lo sa... della mia vita»].

[…] Prima del necessario distacco dalla consorte che non è affatto una resa ma è anzi il segnale per affrontare con rinnovato vigore, superando l’imbarazzo dell’ora difficile, la nuova sfida creativa che il suo mestiere gl’impone
Non torturarsi... compire!»]. Un’impresa alla quale non si può rinunciare se si vuol vivere e abitare nel mondo della scrittura in cui i capolavori letterari, come questo racconto manniano, seguitano ad echeggiare nella vita umana di ogni tempo come nella conchiglia romba il mare cui fu sottratta»].